Uomo di Stato francese. Confidente del cardinale Mazzarino, sotto la cui
direzione lavorò lungamente. Ebbe incarico di redimere le controversie
tra il papa e il duca di Parma a proposito del ducato di Castro (1642); fu
consigliere di Stato (1643); gran maestro delle cerimonie reali (1653). In
seguito fu ambasciatore a Roma, ministro plenipotenziario a Madrid, poi a
Francoforte all'epoca dell'elezione di Leopoldo I. Ebbe gran parte nelle
discussioni per il trattato dei Pirenei (1659); diventò ministro di Stato
(1659) e resse fino alla morte gli Affari esteri del suo Paese, dimostrando il
suo grande talento di diplomatico. Diede una situazione di privilegio in Europa
al regno di Luigi XIV, isolò la Spagna, l'Olanda, ottenne con un trattato
segreto la neutralità dell'Austria (Grenoble 1611 - Parigi 1671).